Relazione descrittiva dei profili istituzionali e dello stato degli archivi
Archivio storico del comune di DALMINE in provincia di Bergamo
Comune di Dalmine.
Nel XIVsecolo l'attuale territorio di Dalmine è suddiviso nelle
comunità di Dalmine, Sabbio, Sforzatica, Mariano e Guzzanica,
elencate negli Statuti cittadini tra i comuni facente parte della facta di porta S. Stefano “de Foris”
(Statuto di Bergamo, 1331).
È citato ancora a fine
Trecento (Marchetti, 1996).
Nel 1392, ottemperando alle
disposizioni statutarie della città, si procede alla
ricognizione dei confini dei rispettivi territori e le cinque
comunità sono riportate distintamente. Guzzanica viene citato
con la qualifica di territorium.
In
età veneta il territorio di Dalmine fa parte della quadra di
Mezzo, retto da un console che rendeva conto agli uomini del comune.
Nella
prima metà dei XV secolo le due comunità di Dalmine e
Sabbio si fondono in un'unica entità amministrativa,
territorialmente corrispondente al censuario di metà
Ottocento.
La
prima attestazione di tale unione si ha nell'estimazione dei 1447,
dove il comune è registrato con la denominazione di Adalmine
et Sabio (Liber Extimi Pergamensis, 1447). Con
questo assetto territoriale è riportato in tutte le fonti
successive fino al settembre dei 1798, quando, con la semplice
denominazione di Sabbio (già utilizzata anche nel Repertorio
delle comunità del 1766, nel Prospetto di divisione del
territorio bergamasco del 1797 e nel primo compartimento
territoriale del Dipartimento dei Serio del marzo 1798 per
identificare l'unione delle due comunità), viene unito a
Lallio e Grumello in una circoscrizione apparentemente priva di
continuità territoriale.
Contrariamente a quanto riportato nelle fonti citate, Sabbio e Dalmine sono elencati distintamente nel Prospetto delle distanze del 1740 ed ancora nella Descrizione topografica e storica del bergamasco del Formaleoni del 1777, dove, a proposito di Dalmine, si legge: «...omesso non so perché nel Repertorio dell'anno 1766, ma pure comune distinto...».
Nel
1805 viene ripristinato l'assetto circoscrizionale preesistente
(censuario ottocentesco). Inserito nel distretto XIII del Serio e
Brembo nel giugno 1804 (decreto 27 giugno 1804), è posto nel
cantone IV di Verdello del distretto II di Treviglio nel giugno 1805
(decreto 8 giugno 1805). Con il decreto di concentrazione dei comuni
del 31 marzo 1809 viene aggregato ad Osio Sopra con Sforzatica e
Mariano.
Con
l'attivazione dei comuni della provincia di Bergamo, in base al
compartimento territoriale del regno lombardo-veneto, è
collocato, nel distretto XIII di Verdello (notificazione 12 febbraio
1816) e riacquista autonomia; è confermato nel medesimo
distretto in forza del successivo compartimento territoriale delle
province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Nel
1853 passa nel distretto II di Bergamo (notificazione 23 giugno
1853); a quella data era un comune con il convocato generale.
Nel
1863 muta la propria denominazione dapprima in "Sabbio"
(R.D. n. 1415 del 26 luglio 1863) e successivamente in "Sabbio
Bergamasco" (R.D. n 1622 del 31 dicembre 1863).
Il
comune di Dalmine, appartenente alla provincia di Bergamo, viene
costituito nel 1927 con i soppressi comuni di Mariano al Brembo,
Sabbio Bergamasco e Sforzatica e muta nuovamente la
propria denominazione in "Dalmine" (R.D. 7
luglio 1927, n. 1297).
In
base alla legge sull’amministrazione locale emanata nel 1926 il
comune viene amministrato da un podestà.
In
seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel
1946 il comune di Dalmine è amministrato da un sindaco, da una
giunta e da un consiglio.
Nel
1963 al comune di Dalmine viene aggregata la frazione di Guzzanica,
staccatasi dal comune di Stezzano (D.P.R. 3 dicembre 1962, n. 1835) ed assume la dimensione territoriale attuale.
Nel
1971 il comune di Dalmine aveva una superficie di ettari 1.160.
A
fine Cinquecento conta 28 fuochi e 216 abitanti (Da Lezze, 1596).
A fine Settecento conta 203 abitanti (Maironi da Ponte, 1776).
Nel
1805 ha 209 abitanti.
Nel
1809 ha 320 abitanti.
Nel
1816 ha 314 abitanti.
Nel
1853 ha 378 abitanti.
Nel
1859 ha 390 abitanti.
Nel
1861, alla costituzione del Regno d’Italia, il comune ha una
popolazione residente di 399 abitanti (Censimento 1861).
Nel
1871 la popolazione residente è di abitanti 449 (Censimento
1871).
Nel
1881 la popolazione residente è di abitanti 457 (Censimento
1881).
Nel
1901 la popolazione residente è di abitanti 484 (Censimento
1901).
Nel
1911 la popolazione residente è di abitanti 478 (Censimento
1911).
Nel
1921 la popolazione residente è di abitanti 767 (Censimento
1921).
Nel
1931 ha una popolazione residente di abitanti 5.728 (Censimento
1931).
Nel
1936 ha una popolazione residente di abitanti 6.283 (Censimento
1936).
Nel
1951 ha una popolazione residente di abitanti 8.201 (Censimento
1951).
Nel
1961 ha una popolazione residente di abitanti 11.957 (Censimento
1961).